La scelta di un cavallo per fare sport è in genere abbastanza complessa e deve essere trattata con molta cognizione di causa.
Ogni cavaliere o amazzone è diverso/a dall’altro/a così come ogni cavallo ha le sue particolarità; questo per dire che non tutti sono adatti per tutti ed è un po’ come scegliere un fidanzato. La compravendita di cavalli è un argomento molto vasto e molto spinoso perchè è davvero molto facile ritrovarsi a spendere un capitale per avere un cavallo che non va bene per noi oppure con dei difetti fisici o psichici. Credo quindi sia necessario approfondire tre aspetti molto rilevanti in merito.
Questi tre aspetti si riferiscono fondamentalmente a ció che è meglio tenere a mente durante l’acquisto di un cavallo perchè se saltate anche solo uno di questi passaggi rischiate di portare a casa un animale che molto probabilmente non è quello che stavate cercando. Pertanto analizziamoli insieme:
Ossia “chi definisce se quel cavallo va bene o no per noi”.
Crediamo che sia necessario rivolgerci qualche domanda prima di iniziare la ricerca del cavallo ideale.
In primis “cosa voglio fare con il cavallo?”. Se parliamo di competizioni devo chiedermi fino a che categoria il nostro nuovo amico mi dovrà portare, cercando verosimilmente di stare con i piedi per terra e di affrontare gli ostacoli per gradi. Quindi se sono un brevetto, ad esempio, potrò pensare ad un cavallo che mi faccia prendere il primo grado e che poi mi faccia affrontare le prime gare più alte. Se poi avrò voglia di salire ancora di categoria penserò se sarà il caso di aggiungere un nuovo componente alla famiglia.
Se parliamo di passeggiate, ad esempio, saprò che quel che conta di più è che l’indole del cavallo sia pacata e sicura, che non si spaventi e magari non avrà molta importanza l’età dell’animale…
In seguito a questa domanda dovrò definire che tipo di allievo sono, ossia quali sono i miei punti forti e le aree di miglioramento che devo affrontare; devo confrontarmi con il mio istruttore (che in genere è la persona che meglio ci conosce a livello tecnico) e capire di che tipo di cavallo avrò bisogno. Il cavallo in questione dovrà sopperire alle mie mancanze e rafforzare le mie sicurezze.
Anche l’età e la corporatura del cavaliere influiranno sulla scelta; dovranno infatti essere compatibili con l’età e la corporatura del cavallo.
Un proverbio dice:
“cavallo anziano, cavaliere giovane; cavallo giovane, cavaliere esperto”
proprio perchè un cavallo inesperto chiaramente non può “insegnare” nulla al suo cavaliere e pertanto avrà bisogno lui stesso di qualcuno “sopra” che sappia spiegargli la tecnica e cosa fare.
Allo stesso modo, ad esempio, un cavaliere molto alto, soprattutto se inesperto, non può avere un cavallo troppo piccolo perchè crea degli sbilanciamenti fisici che favoriscono l’insorgere di patologie nel cavallo oppure comunque un peso troppo elevato per il cavallo da sopportare quando deve fare uno sforzo.
La cosa migliore è quindi affidarci all’istruttore di cui ci fidiamo, che si metterà alla ricerca del cavallo che a livello tecnico più è confacente alle nostre necessità e che saprà valutare, al momento della prova, ogni aspetto del binomio.
La prova del cavallo è consigliata ed è meglio che venga fatta in un maneggio che ha un parco ostacoli vario e permette di legare insieme qualche saltino in modo che venga valutato anche un altro aspetto molto importante: quello della “sensazione di pancia” del nuovo proprietario. C’è poco da dire… quando sali sul cavallo giusto lo senti subito. Tutto viene facile, intuitivo e sembra di averlo sempre montato. Capita proprio come un vero colpo di fulmine… e a prescindere dal livello tecnico sono sensazioni che non vanno mai sottovalutate!
In genere, per la valutazione tecnica e per la responsabilità che si prende in caso di acquisto, all’istruttore dovrebbe essere riconosciuto il 10% del valore del cavallo come attività di consulenza.
Ossia “quanto voglio spendere per l’acquisto del cavallo”.
Dico sempre che comprare un cavallo non è come avere la quotazione dell’auto usata su Quattroruote quindi è davvero difficile dare una valutazione ad un animale. In genere incidono: curriculum sportivo, età, eventuali problemi fisici, continuità del lavoro e cavalieri precedenti.
Per fare un esempio, un cavallo di circa 10-11 anni, montato da una ragazzina che fa i Gran Premi di salto ostacoli, senza particolari difetti fisici e che ha una continuità agonistica abbastanza costante sia a livello di risultati che di concorsi fatti… beh… preparatevi a pagarlo quanto un appartamento in centro città!
Se avete disponibilità economica nessun problema, ma se siete persone “normali” la cosa migliore è venire a patti ragionevoli. In sostanza: magari possiamo cercare un cavallo che sia un pochino da declassare per affrontare gare di minor rilevanza, di 14-15 anni, che ha costanza nel lavoro ma che magari non ha una visita impeccabile (qualche difettuccio è sempre accettato, ma ricordatevi che deve valutare il veterinario!).
Chiaramente più abbiamo necessità specifiche più il prezzo crescerà, più gli obiettivi sono alti più sarà alto il costo.
State molto attenti perchè a livello economico è facilissimo ricevere grandi fregature pertanto vi consigliamo di scegliere qualcuno che vi aiuti e di cui vi fidate ciecamente: professionalità, esperienza e buon metro di giudizio sono fondamentali anche se magari la ricerca richiederà un pochino più di tempo…
Ossia “chi valuta la salute del cavallo che voglio acquistare”
Se acquistate un cavallo vi consigliamo caldamente di fare un “visita di compravendita” con un vostro veterinario di fiducia. La visita può essere più o meno approfondita (e vi direi che più spendete più la farei approfondita…) e si costituirà di una visita clinica che comprende un controllo generale degli organi (cuore, polmoni, vista, flex alle gambe, status generale) e da una visita radiologica che comprende lastre alle parti del corpo dove più comunemente possono risultare problemi articolari ( ad esempio gambe, collo, schiena, piedi, ecc..). Chiaramente anche in questo caso più lastre e più angolazioni vengono eseguite più la visita sarà completa. A questi due controlli di base possono aggiungersi esami antidoping, visite ginecologiche, gastroscopie, esami del sangue e della vista che dovranno essere richiesti dal veterinario su richiesta del possibile futuro proprietario o in caso di necessità di accertamenti.
Una buona visita di compravendita fatta da un veterinario dotato di buon senso è quella che ammette che l’animale sia idoneo a fare con regolarità ciò per cui viene acquistato. Pertanto alcune piccolezze, seppur debbano essere segnalate per garantirne la gestione quotidiana, non sono perlopiù motivo di cattiva valutazione del cavallo.
La visita veterinaria viene pagata dall’acquirente del cavallo.
Al termine della identificazione di questi tre aspetti, se avremo trovato il cavallo giusto per noi, nascerà un binomio senza problemi e sarete contenti della scelta. In più il vostro istruttore avrà un enorme piacere nel seguirvi e nel vedervi crescere!
Quando acquistiamo un cavallo è necessario che questo abbia il passaporto identificativo (varia a seconda di dove nasce il cavallo o di quale studbook appartiene) nel quale sia indicato il numero di microchip e le vaccinazioni fatte. Nel passaporto ci sarà indicata anche la genealogia ed eventuali esami per antidoping o malattie virali.
Se il cavallo viene dall’estero dovrà essere accompagnato durante il viaggio da un modello chiamato TRACES che verrà emesso da un’azienda analoga all’asl italiana nel quale si certifica che il cavallo in partenza sia quello dichiarato dal passaporto, stalla di origine, stalle di destinazione, eventuali stalle di sosta e status fisico adeguato per il cavallo. Al momento dell’ingresso in Italia il nuovo proprietario dovrà poi registrare l’equide in Banca Dati Nazionale presso l’APA di competenza con un modulo di autodichiarazione e un modulo di riconoscimento da parte di un veterinario autorizzato. L’APA rilascerà un tagliandino che verrà apposto sul passaporto stesso.
In seguito sarà eventualmente possibile anche registrare il cavallo presso la FISE per poter fare competizioni.
Sarà importante anche verificare la continuità delle vaccinazioni obbligatorie e di eventuali vaccinazioni facoltative sia per fini agonistici che per la salute del cavallo stesso.
Se il cavallo è già in Italia dovrete trovare il tagliandino dell’APA e tutto quanto il resto già sul passaporto.
In più in Italia, con frequenza diversa a seconda della Regione, è obbligatorio fare un test di Coggins per verificare la negatività all’anemia infettiva, anche questo verrà riportato sul passaporto.
Il passaggio di proprietà, salvo diversi accordi, va pagato dall’acquirente e viene fatto presso l’APA di competenza, ossia dove è scuderizzato il cavallo. Nel caso il cavallo abbia passaporto italiano il passaggio deve essere regolarizzato anche presso il MIPAAF.
Un altro passaggio che consigliamo di fare, nel caso il cavallo sia già iscritto alla FISE, è proprio quello alla Federazione Italiana Sport Equestri in modo che durante le competizioni il cavallo venga riconosciuto con il proprietario attuale. Potete farvi aiutare in queste pratiche burocratiche dal responsabile del vostro maneggio o da chi cura la parte burocratica perchè il più delle volte per i non addetti al mestiere sono pratiche difficili, piene di tecnicismi e tempo sprecato…
Il costo del cavallo, come abbiamo già detto, dipende da ciò che cerchiamo e soprattutto da quali obiettivi ci poniamo, ma ciò non esclude che possiamo parlare con il nostro istruttore e definire un budget per l’acquisto. In questo modo sarà lo stesso istruttore a dirci cosa possiamo “trovare” con quel budget sulla base del mercato attuale di compravendita cavalli. In genere consigliamo per un primo cavallo da salto ostacoli (categorie brevetti) di spendere una cifra che si aggira intorno ai 20mila euro, considerando che il cavallo deve avere una buona esperienza, un’ottima affidabilità e una discreta sopportazione per errori e movimentazione da terra.
Per il mantenimento cercate sempre un posto che garantisca il benessere del vostro animale essendo coscienti che per avere una buona scuderizzazione il prezzo non può essere inferiore ai 350-400 euro al mese escluse lezioni e movimentazione. Potete verificare la qualità di fieno e mangime, la qualità delle lettiere, l’areazione delle scuderie, l’ampiezza dei box e le strutture che offre il maneggio per la movimentazione (es. campi, tondino, giostra, paddock, ecc…). Tendenzialmente se spendete 500€ al mese è già un ottimo prezzo se siete in una struttura di qualità!
Oltre alla pensione mensile dovrete mettere in conto la ferratura che dovrà essere effettuata circa ogni 40 giorni (circa €100 cadauna), le vaccinazioni facoltative e obbligatorie che dovranno essere fatte da un veterinario (circa 150€ all’anno), le eventuali lezioni e la movimentazione da concordare con l’istruttore a seconda della frequenza, il rinnovo del passaporto FISE (solo se fate competizioni) per €70 all’anno; oltre a spese non quantificabili come eventuali tosature professionali, eventuali controlli veterinari ed eventuali trasferte per competizioni (iscrizioni, trasporti, spese di trasferta per l’allievo).
Inutile dire che i servizi di qualità si pagano… che non vuol dire buttare via dei soldi, ma sicuramente affidarsi ad un team competente che non crei problemi ma che anzi, li risolva!
La compravendita è sempre un argomento ostico, soprattutto per chi la affronta per la prima volta, ed essere aiutati in modo professionale con competenza e con una buona conoscenza dell’argomento è sempre positivo. Ricordatevi che è meglio qualcuno che vi mette sul piatto tutti i pro e i contro della situazione e che ha una buona rete di conoscenze di venditori (commercianti, allevatori e privati) piuttosto che qualcuno che vi sprona ad eseguire un’operazione che poi vi pone davanti numerosi imprevisti da affrontare o che vi limita nella scelta.
Vorreste iniziare a prepararvi per partecipare a una gara di questionazione ma non sapete bene come funzionano? Abbiamo pubblicato un articolo dedicato proprio alle gare di equitazione!